L’orzo dei Diggers a Manifesta7

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Proprio ieri ho scovato un interessante post relativo all’orzo dei Diggers a Manifesta. Considerato che nelle settimane a venire presenterò alcune delle opere presenti a Manifesta7 che più mi affascinano, ne approfitto per segnalarlo. Si tratta di una sentitissima appassionata recensione di una delle opere più curiose presenti all’Alumix di Bolzano (non stupirebbe una reazione del tipo: l’orzo dei Diggers? scusa, ma che c’entra?).
L’opera è di Matthew Fuller, che nella foto sopra è il personaggio a sinistra immortalato insieme a Raf Valvola della Shake. Cliccando l’immagine, accedete alla mia galleria fotografica su Manifesta.

about kiasma.it

Il poco tempo a disposizione per seguire il mio sito e problemi non meglio identificati con Google che considerava il mio sito poco affidabile, mi hanno tentato a considerare un restyling. Tra le soluzioni possibili, ho considerato di passare a Joomla, lasciando cadere quasi subito l’intento una volta capito che con le mie limitate conoscenze informatiche ed il poco tempo a disposizione, mi sarei dovuto accontentare di un template predefinito.
Poi, qualche settimana fa, il mio quasi omonimo cugino (Antonio Mola, grafico) mi esalta dicendomi che nella sua essenzialità il mio sito è perfetto. Non gli dò torto, è il massimo che sono riuscito a fare, impegnando pochissimo tempo di un amico web designer che mi ha creato un template di dreamweaver, che prontamente adatto alle esigenze di pagina.
Nel frattempo è anche capitato che Google mi togliesse dalla black list (incomprensibilmente, così come ci ero finito) e quindi alla fine le cose resteranno così, giusto qualche modifica qua e là sull’organizzazione del sito, che però andrà ad arricchirsi di qualche file audio in bassa qualità (in cantina avrò centinaia di cassette con le registrazioni del music magazine, la trasmissione condotta prevalentemente con dj Mr. Alex (ma anche con Alois Pirone e Marco Ambrosi) su Radio Tandem e di qualche collaborazione con il RAI Sender Bozen). Il tutto grazie ad un player gratuito, geniale per la sua semplicità, e per riprodurre in maniera facilissima i file sul proprio sito.
Ne approfitto inserendo a titolo dimostrativo l’opera audio Morse D’Amour, il progetto di Stefano Bernardi aka Sub per Radio Crossing: una lunga dichiarazione d’amore tradotta in codice morse andata in onda tutta la notte su Radio Tandem. Stefano Bernardi è presente con un altro suo lavoro alla biennale di arte contemporanea Manifesta7 (Alumix Bolzano)

Il creatore del player si chiama Eric Zhang e penso proprio che gli farò una piccola donazione come ringraziamento per il freeware.

Manifesta7 – bisogna prendersi tutto il tempo…

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E’ passata più di una settimana dall’inaugurazione di Manifesta7. In questi giorni hanno fatto discutere le varie recensioni, l’intervista sul quotidiano Alto Adige di Vittorio Sgarbi, che elogiava gli innesti architettonici nel forte di Fortezza, ma ne stroncava i contenuti artistici, ecc.
Anch’io ho avuto modo di girare le quattro sedi espositive di Manifesta nei giorni riservati agli operatori ed il giorno dell’inaugurazione: giorni frenetici, da toccata e fuga, in cui l’obiettivo di molti era quello di assorbire più input possibili. Molte recensioni che ho letto sulla stampa nazionale ed internazionale devono essere figlie di quella tre giorni: ho letto molti elogi per location e contenuti di Rovereto (Manifattura Tabacchi ed Ex-Peterlini) e Bolzano (Ex-Alumix). Commenti perlopiù impietosi per Continua a leggere Manifesta7 – bisogna prendersi tutto il tempo…

Piratbyrån

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Ha fatto molto discutere nei mesi passati, la scelta dei Raqs Media Collective di inserire tra gli artisti della sezione bolzanina di Manifesta i Piratbyrån, un collettivo svedese fondato per sostenere le lotte individuali contro le idee attuali a riguardo delle proprietà intellettuali condividendo informazioni e cultura liberamente. Alcuni membri del collettivo sono tra i soci fondatori di The Pirate Bay, un sito tracker per file bit torrent Continua a leggere Piratbyrån

Manifesta7 è aperta

Giovedì 17 e venerdì 18 luglio le 4 sedi di Manifesta7 hanno aperto agli operatori professionali (5.000 accreditati). Sabato 19 è stata la volta dell’inaugurazione ufficiale delle sedi (aperte ogni giorno fino al 2 novembre dalle 10 alle 19).
Non aggiungo molto altro se non che ho pubblicato su flickr alcune foto dei giorni di preview e di inaugurazione.
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Nella foto qui sopra è ritratta Hila Peleg, co-curatrice (con Anselm Franke) a Trento. Le foto relative a Manifesta7 le trovi qui.
L’ingresso a manifesta7 costa 15 Euro (per tutte quattro le sedi). Ingresso gratuito per bambini e ragazzi sotto i 18 anni, studenti universitari, persone disabili e anziani oltre i 65 anni.
A chi intendesse muoversi con i mezzi pubblici, consiglio la Manifesta 7 mobility card: valida per 4 giorni a vostra scelta, nel periodo 17.07.-02.11.2008; include il biglietto di ingresso alla biennale, il trasporto sulla rete ferroviaria regionale e sulle linee urbane che portano alle sedi espositive, alla tariffa speciale di 21,00 euro.

Ci siamo: sabato 19 luglio inaugura Manifesta7

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Sabato 19 luglio – fatta eccezione l’apertura anticipata il 17 ed il 18 per i soli operatori professionali – inizia Manifesta7, una delle più importanti biennali europee di arte contemporanea che ha luogo ogni due anni in una città diversa. Finora la manifestazione è stata accolta a Rotterdam, Lussemburgo, Ljiubljana, Francoforte, San Sebastian.
Quest’anno Manifesta7 è ospitata in una intera regione, il Trentino-Alto Adige, scelto non ultimo per i suggestivi edifici di archeologia industriale legati alle vicende del lavoro e della progressiva industrializzazione del suo territorio, storicamente ponte tra la cultura latina e tedesca, territorio dove transitano e si contaminano le tendenze e gli sviluppi culturali che avvengono al sud e al nord.
Manifesta7 si tiene a
Fortezza (BZ): forte asburgico
Bolzano: Ex-Alumix
Trento: palazzo ex Poste
Rovereto (TN): Ex Peterlini e Manifatture tabacco
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Il progetto artistico è stato affidato a tre team di curatori scelti fra i nomi che si stanno distinguendo nel panorama internazionale dell’arte contemporanea: Adam Budak (curatore della Kunsthaus di Graz), Hila Peleg (curatore a Berlino) Anselm Franke (direttore artistico di Extra City Center di Antwerp) ed il Raqs Media Collective, un gruppo con sede a Delhi, che opera nel campo artistico utilizzando in particolare i nuovi media.

Manifesta7 ha luogo dal 19 luglio al 2 novembre 2008
orario di apertura: quotidianamente dalle ore 10 alle ore 19; il venerdì fino alle ore 21.

Il biglietto costa 15 euro ed è valido per tutte le sedi.
Ingresso gratuito per bambini e ragazzi sotto i 18 anni, studenti universitari, persone disabili e anziani oltre i 65 anni.

La Mobility Card è valida per 4 giorni a scelta, nel periodo 17.07.-02.11.2008; include il biglietto di ingresso a Manifesta7, il trasporto sulla rete ferroviaria regionale e sulle linee urbane che collegano alle sedi espositive, alla tariffa speciale di 21euro.

RSU

Sempre a proposito di RSU, venerdì mi ha scritto Mauro Andreolli (mente della band trentina), segnalandomi questa paradossale “recensione definitiva” apparsa giovedì scorso (a 14 anni dall’uscita del disco!) nel sito Storia della Musica:

R.S.U.
Rifiuti Solidi Urbani

di Marco Biasio

Era il 1994, e i Rifiuti Solidi Urbani avevano già capito tutto.

Passo indietro.

1981, Berlino. Il mercato discografico tedesco viene sconvolto dall’esordio (“Kollaps”) di un gruppo emergente, tali Einstürzende Neubauten, che solo alcuni anni più tardi verranno riconosciuti come fondatori e padrini della rivoluzione industrial Continua a leggere RSU

Omaggio al passar dell’altare immolatore

Si parla spesso di quanto la musica di band attive 15-20 fa sia ancora attualissima. L’ultima sensazione in tal senso mi è venuta ascoltando il brano “Nobile preda” con cui i campani Ramo H-39 si sono iscritti al festival Upload. Bravi – ho pensato – ma il brano mi ricorda un demotape del 1992 (e che demo!: Omaggio al passar dell’altare immolatore – penso di essere l’unico a possederne due versioni: una “standard” con i brani mixati ed una con i brani separati per esigenze radiofoniche) degli RSU (clicca qui per ascoltare alcuni brani della discografia della band trentina).
Mi ha indotto a scrivere questo post un incontro casuale con Ugo Pozzi, che degli RSU è stato cantante. Insieme abbiamo disquisito sull’attualità del suono della band. Che dire? eravamo concordi… L’impressione viene costantemente confermata dai commenti di varie community in internet, per esempio quella di Debaser, ma so di amici che ricevono mail di ascoltatori entusiasti dei lavori RSU, come questa recentissima (maggio 2008):
Sto ascoltando il cd degli RSU dopo l’ultimo dei NIN e devo dire che non ha niente da invidiare…

Major – ecco come ripensano le strategie di distribuzione

Su questo sito ho più volte approfondito i meccanismi che stanno alla base della rivoluzione digitale nel campo musicale. Ieri Ernesto Assante nel suo blog ha ospitato una lettera (aperta?) di Norina Vieri, presidente della FISMED (Federazione Italiana Strumenti Musicali Elettronici e Dischi) in cui spiega come le nuove strategie di vendita delle multinazionali del disco – che contemplano ormai anche la vendita della musica liquida (=scaricabile) penalizzi i negozi di dischi tradizionali applicando condizioni di vendita a dir poco vantaggiose alla grande distribuzione. Leggendola mi viene in mente il pensiero del grande Sergio Messina in occasione del convegno sul copyright organizzato a Bolzano nel maggio di tre anni fa. Le multinazionali del disco hanno (o avevano) un sistema di distribuzione macchinosissimo: si tratta di filere che con la distribuzione digitale sono destinate a finire. Non siamo ancora alla morte del cd (ma quasi), ma grazie alla lettera di Norina Vieri ci si può rendere conto come i negozi di dischi figurino tra le prime vittime delle nuove strategie di distribuzione delle major. Il convegno risale a tre anni fa e ne consiglio vivamente l’ascolto (clicca qui).

Disclaimer

Oggi ho finalmente trovato materiale nuovo per la mia raccolta di disclaimer, le dichiarazioni di non responsabilità presenti su molti siti internet in materia di file audio pubblicati. Finora sul sito (p.es. qui) mi ero limitato a citare alcuni casi che ritenevo fantasiosi:
All the files here are mono lo-fi quality mp3s that won’t stuck your 56K for too long… Again, please note that all the music here is offered for a limited time, with the sole purpose of evaluation, discovery (of sounds you maybe weren’t aware of), and the pleasure of sharing songs that we like. If you are the proud owner of the rights of any of the sounds here included, and you don’t like your creature being treated this way, just drop an email and we will – sadly but quickly – remove the whole thing”. Oppure: “The posted Radio sessions in mp3 format represent our enthusiasm for (…) music and are meant to inspire wider listening appreciation. So if you like what you hear, make sure you buy the related records. If you represent an artist featured on this site and would like a file removed, just drop us a mail and we will fulfil your wishes. We remind you that this is a NON PROFIT website”.
Ma si è sempre trattato di precisazioni “sulla difensiva“, come dire: dài, sono piccolo, non verrete a bussare proprio alla mia porta, vero?
Ebbene oggi ne ho scoperto uno bellissimo, che rivendica il diritto Continua a leggere Disclaimer