Il podcast sui telefonini

E’ di inizio gennaio la notizia della imminente diffusione planetaria di un nuovo servizio per rendere disponibili sui telefoni cellulari i podcast. Si chiama MediaToob e permetterà di scaricare automaticamante i podcast sul proprio telefonino di ultima generazione, anche quando si è lontani dal proprio computer.
Il servizio richiede una autorizzazione da parte dei podcasters di poter copiare i file del podcast sul server della società (eventualmente ricodificato per renderlo più leggero). Chi autorizza deve dichiarare di essere “il proprietario dei contenuti del podcast oppure di essere stato delegato a poter agire in suo nome”, sollevando bamboomc da ogni responsabilità riguardo alla proprietà dei contenuti.
Ma il trasferimento dei files su altro server impone una riflessione sulla veridicità di quanto dichiarato in caso di adesione al progetto. Se le musiche sono nel pubblico dominio non dovrebbero esserci problemi. Molti podcast però utilizzano musiche pubblicate con licenza “creative commons” – è da verificare se le musiche contemplano anche l’uso gratuito commerciale (molte licenze creative commons lo escludono esplicitamente). I podcast che utilizzano invece una licenza podcast SIAE sono autorizzati ad utilizzare i files audio di autori tutelati dalla stessa solo per l’indirizzo internet del podcast.
Ho avuto un breve scambio di mail con chi mi ha contattato per il servizio. Molto probabilmente lui è in buona fede quando afferma che una parte dei possibili utili potrebbe venire distribuita ai podcaster.
Sorge il dubbio che la società si voglia garantire la massima libertà d’azione possibile, trascurando le legittime esigenze di controllo e di eventuale partecipazione agli utili degli autori.
Questo è l’indirizzo a cui scrivere per maggiori informazioni.