Malga Costa/Liegalm (2)

Secondo e, spero, non ultimo post dedicato a Malga Costa (questo il primo), che considero un po’ la sorella povera di Malga Ora, l’altra escursione classica di chi viene al Passo Lavazè. Malga Ora è ormai una realtà importante, che si raggiunge in auto in tutte le stagioni. Diversa Malga Costa. La prima caratteristica è che vi si arriva solo a piedi, da Passo Lavazè lungo il percorso di ritorno dell’anello della pista da sci di fondo, oppure da sotto, passando davanti all’impianto di depurazione biologica di Lavazè, e poi, dopo il bivio per Malga Ora (qui ho trovato un link che illustra il sentiero che collega le malghe Ora e Costa), costeggiando il Rio della Pala (Zanggenbach) in direzione Sägemühle, fino ad intersecare una ripido sentiero in salita con fondo in lastre di cemento verso la Malga Costa (tenere sempre la destra).
Tra le due malghe, Malga Costa è senz’altro quella più – mi si passi il termine – romantica, o almeno lo è stata per molti anni (almeno dalla metà degli anni 70 per 30 anni). Il vecchio maso – quello raffigurato in queste foto – aveva cucina e Stube minuscole ed un menù ridotto all’osso, specialmente in inverno. I fondisti che vi facevano tappa potevano scegliere tra qualche bevanda calda, un paio di würstel e forse, con molta fortuna, un piatto di gulasch. Ma nelle calde giornate estive diveniva un paradiso. L’offerta gastronomica era senz’altro più ampia – si potevano tra le altre cose anche ordinare delle trote che venivano pescate dal laghetto antiincendio o dall’abbeveratoio in pietra, anche se chi gestiva la malga non è mai stato troppo organizzato. Le cose sono cambiate di recente, con l’abbattimento del vecchio maso e la costruzione di un locale nuovo, ormai alla seconda gestione, sicuramente più moderna in tutto. Della malga storica è rimasta la stalla e la caratteristica pista per birilli.

Fotos der Liegalm, wie sie in den 80er Jahren ausgeschaut hat.

Two pictures of the 80ies of Malga Costa /Liegalm

Bancarelle a Lavazè

La stragrande maggioranza delle persone viene al Passo di Lavazè per la classica gita fuori porta. Poche le persone che si fermano a dormire. Ecco, magari c’é chi ha trovato sistemazione nelle vicinanze (Val di Fiemme, o Nova Ponente) e sceglie Lavazè come meta della propria gita.
E’ soprattutto per questa potenziale clientela che ogni tanto si vede qualche bancarella. Negli anni ’80 e ’90 veniva regolarmente l’autonegozio delle calzature “due leoni” di Salorno, ogni tanto qualche stand di abbigliamento, ma ultimamente si vedono spesso delle bancherelle con oggettistica varia, senza troppa specializzazione.

Marktstände am Lavazejoch werden immer seltener

Market stand in Lavazè

Tramonto

Una immagine classica del Passo di Lavazè. Il Latemar e Malga Daiano che si specchiano nel laghetto. Sulla destra si riconosce la stazione a valle della sciovia Malga Daiano.

Ein Klassiker: der Latemar und die Malga Daiano spiegeln sich im kleinen See.

The Latemar massive glows during the sunset and reflects itself in the little lake of Lavazè

Centro Fondo Lavazè – anni ’80

Il Passo Lavazè è da decenni uno dei paradisi dello sci di fondo nelle Dolomiti. Decine e decine di chilometri di piste che collegano il passo con le malghe vicine e con il Passo Occlini. Da Malga Ora vi è la possibilità di collegamento con le piste della zona di Aldino e Pietralba. Questa foto è dell’epoca in cui si sciava solo nella tecnica classica (passo alternato), o al massimo ci si cimentava con il passo Sitonen.

Seit Jahrzehnten gilt das Lavazejoch als eines der Schneesichersten Langlaufgebiete der Dolomiten. Dieses Bild stammt aus den 80er Jahren. Typisch für diese Zeit: die klassische Loipe.

Lavazè is considered one of the major cross country skiing centres of the Dolomites.