iTunes music store sfrutta un modello di marketing vecchio oltre 100 anni

La rete sta vivendo un periodo di profondo mutamento. Se ne saranno accorti soprattutto gli appassionati di musica. Mi riferisco soprattutto all’esplosione di iTunes (con tutti gli annessi e connessi) e della musica libera in rete (libera e legale). In questo post mi concentrerò sul primo caso.
La Apple, sta continuando ad investire nel software iTunes e nel suo iTunes Music Store, il negozio on-line da cui scaricare a pagamento singoli brani. Un fenomeno, quello del Music Store, dapprima snobbato, che nel frattempo ha raggiunto dimensioni planetarie mandando in orbita non solo il numero di brani scaricati legalmente ma anche le vendite dell’iPod, il simpatico lettore di file audio (nel frattempo anche riproduttore di foto e di filmati), divenuto un oggetto alla moda da possedere assolutamente.
Il fenomeno ricorda per certi versi la storia del signor Emile Berliner, l’inventore del grammofono. Berliner, depositò il brevetto negli USA, dove viveva, nel lontano 1887. Ma fu solo nel 1898, al suo ritorno nel vecchio continente, che fondò insieme al fratello la Deutsche Grammphon Gesellschaft, la prima etichetta discografica. Fino ad allora infatti, l’industria non era riuscita a riconoscere le potenzialità del nuovo strumento, tant’è che lo si trovava in vendita nei negozi di giocattoli e di biciclette. La creazione di una etichetta discografica e la messa sotto contratto di artisti del calibro Enrico Caruso, Feodor Chaliapin nonché di quella che oggi definiremmo la star del momento, la soprano Dame Nellie portò non solo la Deutsche Grammophon Gesellschaft a vendere diversi milioni di dischi all’anno, ma anche a far decollare la produzione e la vendita di grammofoni (con il conseguente doppio guadagno per il signor Berliner). La storia completa la trovi qui.
Steve Jobs come Emile Berliner? Non sta a me dirlo. E’ però un dato di fatto che le due storie hanno diversi punti in comune. Il software iTunes ed il suo iTunes Music Store oltre alle major, stanno ricevendo proposte anche dalle etichette indipendenti, come nel caso degli Elio e le Storie Tese (notizia presa da qui)
Se poi aggiungete che dalla versione 4.9 di iTunes è possibile sottoscrivere i Podcast (una schematica descrizione di cosa sia, la trovi qui) il cui indotto, in termini di mercato esploderà in senso esponenziale (Darren Rowse, nel suo blog spiega come far funzionare blog e podcast – lui ammette di guadagnarci 10.000 dollari al mese – personalmente ritengo sia meglio rinunciare a qualche euro e mantenere i propri siti liberi da fastidiosi banner), non v’è alcun dubbio che la casa della mela stia compiendo passi decisivi per imporsi sul mercato della musica online. (tbc)