K7

“no donation is too small and each will be greatly apreciated”. letto, fatto. Mi son detto, il trailer di presentazione del progetto di realizzazione di un documentario sulla cassetta audio, è accattivante, e 1 € – anzi meno, 1$ – per sostenere il progetto è meno di un caffé. Un progetto nato con il passaparola – un grazie a Marco Ambrosi per avermelo segnalato – per un finanziamento che utilizza la piattaforma kickstarter, molto simile a quello delle nostre Produzioni dal basso, ma – anche grazie alla diffusione nei social network – molto più immediato.
E alla fine, ma questo l’ho scoperto dopo, ho trovato il mio nome sulla pagina dei ringraziamenti…

(Nella foto Zack Taylor e Seth Smoot, ideatori del progetto)

RSU

Sempre a proposito di RSU, venerdì mi ha scritto Mauro Andreolli (mente della band trentina), segnalandomi questa paradossale “recensione definitiva” apparsa giovedì scorso (a 14 anni dall’uscita del disco!) nel sito Storia della Musica:

R.S.U.
Rifiuti Solidi Urbani

di Marco Biasio

Era il 1994, e i Rifiuti Solidi Urbani avevano già capito tutto.

Passo indietro.

1981, Berlino. Il mercato discografico tedesco viene sconvolto dall’esordio (“Kollaps”) di un gruppo emergente, tali Einstürzende Neubauten, che solo alcuni anni più tardi verranno riconosciuti come fondatori e padrini della rivoluzione industrial Continua a leggere RSU

Omaggio al passar dell’altare immolatore

Si parla spesso di quanto la musica di band attive 15-20 fa sia ancora attualissima. L’ultima sensazione in tal senso mi è venuta ascoltando il brano “Nobile preda” con cui i campani Ramo H-39 si sono iscritti al festival Upload. Bravi – ho pensato – ma il brano mi ricorda un demotape del 1992 (e che demo!: Omaggio al passar dell’altare immolatore – penso di essere l’unico a possederne due versioni: una “standard” con i brani mixati ed una con i brani separati per esigenze radiofoniche) degli RSU (clicca qui per ascoltare alcuni brani della discografia della band trentina).
Mi ha indotto a scrivere questo post un incontro casuale con Ugo Pozzi, che degli RSU è stato cantante. Insieme abbiamo disquisito sull’attualità del suono della band. Che dire? eravamo concordi… L’impressione viene costantemente confermata dai commenti di varie community in internet, per esempio quella di Debaser, ma so di amici che ricevono mail di ascoltatori entusiasti dei lavori RSU, come questa recentissima (maggio 2008):
Sto ascoltando il cd degli RSU dopo l’ultimo dei NIN e devo dire che non ha niente da invidiare…