Tre voci (Cristina Zavalloni, Greetje Bijma, Sidsel Endresen) – online le foto

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Come spesso accade negli ultimi tempi, l’offerta culturale a Bolzano è alta e a volte c’é l’imbarazzo della scelta, con conseguente ricaduta sul numero di spettatori dei singoli eventi. Dopo la performance di Fàtima Miranda, la mostra Il Gesto del Suono 2.0, dedicata alla sperimentazione vocale, ha proposto uno spettacolo con tre delle voci più rappresentative della sperimentazione della voce in Europa. Ho molto apprezzato la performance della norvegese Sisdel Endresen, la cui sperimentazione va oltre la sola voce (in un certo senso, anche se di primo acchito non sembra, nel suo set gioca anche con il microfono e gli effetti che la sua voce possono avere – da quando è amplificata anche i set più semplici in un certo senso possono essere considerati a modo loro elettronici). Dal punto di vista dell’impatto scenico invece la performance più completa per me è stata quella di Cristina Zavalloni.

Alla fine le tre artiste si sono esibite anche insieme. Una performance inconsueta, che avrebbe meritato più attenzione (anche di pubblico).
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Tre voci per Bolzano (25 giugno)

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Nell’ambito della mostra “Il gesto del suono 2.0”, dedicata alla sperimentazione vocale ( c/o Centro Trevi a Bolzano, fino al 31 luglio) giovedì 25 sera presso il teatro studio (che è la sala piccola del teatro comunale) si terrà un concerto con tre voci soliste: l’italiana Cristina Zavalloni, l’olandese Greetje Bijma e la norvegese Sidsel Endresen (cliccando i nomi, si apre una nuova finestra con il sito della rispettiva vocalist). Il concerto  rientra in pieno nella logica che connota Il Gesto del Suono 2.0, aperta con la performance di Fátima Miranda, quella cioè di fornire un ampio quadro dell’attuale scena vocale sperimentale.

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