Affondo sulla libertà

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Nella foto: l’opera di Peter Senoner alla mostra  Labirinto::Libertà

Nell’edizione di martedì 3 novembre il Dolomiten – di fatto il quotidiano dell’SVP, il partito di raccolta sudtirolese – ha pubblicato un’approfondita analisi sulla Landesausstellung 2009 Labirinto::Libertà, la mostra interregionale, conclusasi venerdì 30 ottobre. L’articolo, a firma di Lukas Bertagnolli, traccia un’analisi attenta, su quello che è stata la mostra interregionale nel forte di Fortezza ed emette il suo verdetto critico. Un articolo ben documentato ed argomentato in cui stona – e non poco – il risalto dato dal quotidiano ai passaggi critici – a partire dal titolo: “Freiheit auf der Schädeldecke Tirols”.

Un affondo – più in stile Neue Südtiroler Tageszeitung – da parte di un giornale che in occasione della mostra inaugurale del Museion (2008), il museo di arte contemporanea di Bolzano, aveva dato ampio risalto alla sfiancante protesta “anti-rana” (mi riferisco alla scultura della rana crocifissa dell’artista Martin Kippenberger – se solo penso alla campagna mediatica riguardo all’attacco ai valori cristiani della nostra terra, sto male), diventando (co-)portavoce di quella chiusura culturale che – di fatto – ha rischiato di vanificare (o forse ha vanificato) una ventina d’anni di sforzi per annoverare la provincia di Bolzano tra le location internazionali del contemporaneo.

Detto ciò, ritengo che la mostra interregionale, la prima grande mostra culturale del post-rana (e anche post-Manifesta7), sia stata una mostra pensata per essere alla portata di tutti, in cui l’arte contemporanea non è stata che uno dei tanti elementi caratterizzanti. E’ stata una mostra piacevole in una location – il forte asburgico di Fortezza – affascinante, una mostra che invitava i visitatori alla riflessione sul concetto di libertà. Sicuramente, soprattutto prima dell’inaugurazione della mostra, ci sono state diverse voci critiche – in primis la Neue Südtiroler Tageszeitung attraverso la penna del redattore capo Heinrich Schwazer: la critica riguardava il presunto controllo politico sulla mostra ed era rivolto in primis all’assessorato di Sabina Kasslatter-Mur, a cui la contestazione sulla rana era costata cara in termine di voti alle ultime elezioni provinciali. Ma la stessa assessora ha sempre sostenuto che la mostra interregionale era cosa della Provincia ( a differenza di Manifesta7 e della mostra del Museion) e che quindi un continuo confronto con i curatori rientrasse nel suo ruolo.

Se aggiungiamo l’alto numero dei visitatori – superata la quota delle 100.000 presenze – e le impressioni prevalentemente positive dei visitatori, si può tranquillamente affermare che la Landesausstellung, la mostra interregionale 2009 sia stata un autentico successo.

Opera Nr. 3 – installazione sonora nel bunker 3 di Fortezza


Sabato 22 e domenica 23 agosto sarà aperta al pubblico „Opera Nr. 3” una installazione sonora realizzata all’interno del Bunker 3 di Fortezza. L’evento è inserito nel programma delle manifestazioni di contorno della Landesausstellung/mostra interregionale “Labirinto Libertà”.
Il lavoro, affidato al Maestro Tiziano Popoli, professore del corso di informatica musicale all’Istituto Musicale Vivaldi, nasce dal desiderio di dare voce alle esclusive qualità acustiche del bunker n. 3 di Fortezza, attraverso un percorso al suo interno concepito come teatro e labirinto sonoro.
Il bunker è visitabile dalle ore 10 alle ore 19. Per motivi di sicurezza l’accesso è consentito solo ad un gruppo alla volta, ragion per cui la prenotazione è obbligatoria (tel. 0472/458038). Si raccomanda un abbigliamento adeguato ad un ambiente fresco e umido (scarpe chiuse, pantaloni lunghi e una felpa pesante).
L’installazione viene supportata anche dalla ripartizione cultura italiana, che vede in questo lavoro un proseguimento dello studio “ToReplace.bz” (volume edito dall’ufficio cultura, a cura di Luca Emanueli) che intendeva promuovere l’utilizzazione di spazi alternativi per la cultura.
Maggiori informazioni si possono reperire all’URL: http://bunker3.wordpress.com

Sto collaborando al progetto e le sensazioni che provo in corso d’opera, mi richiamano alla mente quelle provate di fronte ai lavori dei Granular Synthesis, duo artistico presente già alla biennale di Venezia, oltre che alla mostra Musica x Occhi e al festival Transart

Di seguito alcune suggestioni del bunker, registrate nel corso dell’ultimo sopralluogo-test (un grazie ad Andrea Pozza):

Labirinto::Libertà – apre la mostra interregionale 2009

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Oggi verrà inaugurata al forte di Fortezza l’edizione 2009 della Landesausstellung, la mostra interregionale che vede coinvolte, lato organizzazione, le province di Bolzano, di Trento e del Land Tirolo. Il tema è la libertà. Un tema apparentemente facile. Apparentemente, in quanto in provincia di Bolzano siamo reduci da un dibattito pubblico sfiancante sulla questione della rana (non intendo addentrarmi oltre: se non avete idea a cosa io alluda, vi invito a digitare le parole rana e Bolzano in un qualsiasi motore di ricerca…).
Senza considerare il dibattito di cui sopra, il rischio forte per la mostra interregionale era quello di vedere associato il tema della libertà al mito di Andreas Hofer: ricorre infatti quest’anno il bicentenario delle guerre di liberazione del Tirolo del 1809. Il rischio di mitizzazione era elevatissimo.
Invece nulla di tutto ciò! La mostra, che porta il titolo “Labirinto::Libertà” si interroga sui diversi modi per arrivare alla libertà, collettiva o individuale che sia.
Mi è piaciuto molto l’approccio dei curatori: la mostra non è prettamente artistica (diciamo che è anche artistica – sono rimasto affascinato dall’opera di Julia Bornefeld: una camera buia del forte medio nella quale i sensi dello spettatore sono attratti dalla rotazione di corpi celesti intorno ad un sole, evocando una sensazione di leggerezza, quasi di libertà).
Labirinto::Libertà è un tema, sviluppato in diverse sezioni, con una formula agile in grado di rivolgersi a tutti, sollevando interrogativi e stimolando riflessioni.
Con questa mostra viene inaugurato ufficialmente il forte medio ristrutturato, un luogo ricco di verde in mezzo alle mura, che concede anche una visuale privilegiata sulla valle (nella foto sotto al titolo: una sorta di cyborg attira lo sguardo del visitatore verso il ponte che collga la valle Isarco con la Val Pusteria).
Ho pubblicato diverse foto della mostra: per accedere alla galleria, clicca qui. Tuttavia la visione delle miniature non aiuta. Se puoi, prenditi il tempo e visualizza questa presentazione.