La radio che amo racconta storie

L’altra sera ho deciso di addentrarmi – dopo parecchio tempo che non lo facevo – nel sito di Gomma Guarneri, per controllare lo stato del suo podcast: le ultime puntate che avevo ascoltato riguardavano quasi sempre nuovi gruppi hardcore… ma questa volta il podcast (n.39!!) è incentrato su una radio pirata ligure: Intervista ai Radio Pirati di  92.10 FM. Dopo tanto tempo mi sono trovato ad ascoltare una trasmissione in podcast in grado di ravvivare la mia passione per la radio. Non aggiungo altro, se non il link al post (che poi contiene il collegamento al file audio). Bella storia!

PEC – un primo bilancio

A fine aprile avevo pubblicato (qui) le mie prime impressioni sulla PEC (Posta Elettronica Certificata) gratuita, un servizio fortemente voluto dal ministro Brunetta per facilitare il rapporto dei cittadini con la pubblica amministrazione. Quasi contemporaneamente ho avuto modo di monitorare l’utilizzo di questo strumento – la corrispondenza tra caselle PEC viene considerata al pari di una raccomandata – presso la Pubblica Amministrazione presso cui lavoro. L’indirizzo di PEC si sta rivelando nella stragrande maggiornaza dei casi come un nuovo contenitore per le mail di spam. Poche le mail certificate, moltissime le “anomalie messaggio” riconducibili al mittente “non PEC”.

Ma torniamo alla casella personale prenotata al PEC Day. Proprio ieri mattina mi chiedevo se valesse la pena recarmi in posta per attivarla; poi, tenuto conto che si tratta di una invenzione tutta italiana, ho lasciato perdere. Neanche a farlo apposta, Guido Scorza, avvocato e blogger attivissimo sul fronte della tutela del diritto d’autore, ieri ha pubblicato un post dal titolo “Il flop della PEC”, riproponendo un suo articolo per “Il Fatto quotidiano”. Contiene tutti i numeri del flop. Vi invito a leggerlo!